top of page

Psicologo, un professionista che opera per favorire il tuo benessere.

CHI È LO PSICOLOGO?

Lo Psicologo è un professionista che opera per favorire il benessere delle persone, dei gruppi, degli organismi sociali e delle comunità con competenze e funzioni specifiche. Attraverso l’impiego di metodologie e tecniche della disciplina della psicologia ha il proposito di aiutare il paziente nella risoluzione e/o nella prevenzione di uno stato di malessere.

Il suo lavoro, consiste, inoltre, nel facilitare una modificazione a livello comportamentale e psichico, nell’attribuire un nuovo significato alle circostanze, ai legami e alle rappresentazioni di essi.

Si occupa di psicopatologia, ma non solo. Altre importanti aree di intervento riguardano una molteplicità di situazioni, personali e relazionali, che possono essere fonte di sofferenza e di disagio. L’attività dello psicologo ha l’obiettivo di favorire il cambiamento, potenziare le risorse e accompagnare gli individui, le coppiele famiglie, le organizzazioni (scuola, azienda, società sportive) in particolari momenti critici o  di difficoltà.

Per diventare Psicologo in Italia è necessario laurearsi in Psicologia (Laurea Specialistica 3+2), sostenere un Esame di Stato a seguito di un tirocinio post-lauream di un anno e iscriversi all’Albo professionale di una regione o Provincia italiana. Senza l’iscrizione all’Albo – Sez. A – non si è Psicologi, ma soltanto dottori in Psicologia. L’iscrizione è la condizione necessaria per poter lavorare ed esercitare l’attività.

DI COSA SI OCCUPA LO PSICOLOGO?

Lo Psicologo è uno specialista a cui potersi rivolgere in una molteplice varietà di situazioni:

I campi di competenza dello Psicologo concernono diverse aree del ciclo di vita delle persone. Le sue mansioni vanno dalla consulenza, ai colloqui di sostegno, all’utilizzo dei test, la gestione e la formazione di risorse umane, all’informazione, ai gruppi psicoeducativi, di sostegno, alla didattica, e alla promozione e prevenzione della salute in ambito scolastico.

La sua professione consiste nel facilitare un cambiamento a livello comportamentale e psichico, per mezzo degli strumenti specifici, di cui i fondamentali sono l’ascolto attivo, la comunicazione, la relazione e la parola. Lo Psicologo lavora insieme al paziente, che deve essere motivato a farlo, questo infatti è un punto di partenza indispensabile.

Lo Psicologo è in grado di empatizzare con i vissuti del paziente, è capace di riconoscerli ed analizzarli in profondità per conoscere i motivi e le cause profonde e facilitare maggiori consapevolezze che siano in grado di portare ad un cambiamento o in ogni modo ad una presa di coscienza.

L’opportunità di esplorare e condividere in profondità, insieme ad un professionista competente, i propri vissuti, le proprie ansie e debolezze a di concepirle insieme, porta al conseguimento di nuovi strumenti relazionali e psichici.

  • durante fasi critiche della vita, momenti di difficoltà o di sofferenza; l’avvento di una crisi non è solo un ostacolo o un momento di impasse, ma rappresenta anche una preziosa opportunità di crescita e di evoluzione, se colta nel modo appropriato e con gli strumenti adeguati.

  • fasi di cambiamento e momenti in cui è necessario prendere decisioni e trovare un nuovo equilibrio.

  • quando si avverte un disagio psicologico o si incontra un momento/evento stressante o traumatico della propria vita.

  • quando a causa di una difficoltà personale (ansia, paura, rabbia, tristezza, colpa, vergogna) si è costretti ad rinunciare ad aspetti importanti della propria vita.

  • in caso di separazioni o lutti.

  • per migliorare la qualità della propria vita, la propria salute ed il proprio benessere psicofisico.

  • quando si ha la motivazione di approfondire le ragioni profonde del proprio malessere;

  • quando, nonostante un buon livello di benessere globale, si incontrano scelte, decisioni e momenti di vita complessi da affrontare.

QUANDO CONSULTARE LO PSICOLOGO?

Può accadere a volte di vivere situazioni di stress, sofferenza, disagio, malessere, blocchi decisionali; si possono provare tristezza, disperazione, depressione. Altre volte l’autostima è bassa e provoca svalutazione e ci nega opportunità di vita migliori. In tutte queste circostanze ci ci può chiedere cosa sta accadendo chiedendo aiuto ad uno Psicologo.

Lo Psicologo aiuta a capire il perché la persona vive questi stati di malessere, di disagio, di blocco, di paura, delle relazioni che non funzionano più come si desidera, ricercando un senso a ciò che sta succedendo e dando allo stesso tempo un sostegno emotivo.

Se una persona va dallo Psicologo innanzitutto vuol dire che ha una capacità di analisi della propria situazione migliore di chi ritiene di non averne bisogno pur attraversando una crisi protratta o cronica. E’ una persona che riconosce un problema e vuole tentare di risolverlo, scegliendo una delle risorse e gli strumenti sociali più adatti a tale scopo, oppure è una persona che comprende che andare dallo Psicologo può prevenire l’aggravarsi di problemi che potrebbero condurre ad un disagio psicologico o fisico più grave di quello attuale.

Chi sta male da tempo e rifiuta di andare da uno Psicologo spesso non è più in grado di trovare soluzioni razionali ai propri problemi, pensa di essere onnipotente e di poter risolvere tutto da sé o ancora pensa che tutto si risolverà magicamente da solo. Qualche volta è solo diffidente o ha paura di dover affrontare una situazione nuova che crea ansia. Ma se lo psicologo non è il “medico dei pazzi” quando va interpellato?

Si può rivolgere allo Psicologo qualunque persona senta il bisogno di una consulenza specialistica: dall’individuo in difficoltà, al genitore che aspira ad avere migliori relazioni con i figli, ad una famiglia che ha l’intenzione di adottare un bambino, agli operatori che lavorano nel sociale che desiderano collaborazioni e consulenze, alle aziende o imprenditori per far fronte a questioni di carattere organizzativo e/o relazionale. Queste sono unicamente talune ipotesi tra le tante probabili. Esistono alcune fasi della vita di ciascuno che possono essere tipicamente faticose da gestire, spesso episodi “abituali” che danno origine a conseguenze più o meno angoscianti, a seconda dell’individuo, della circostanza e dalla realtà che lo circonda (famiglia, lavoro, amici).

E’ utile rivolgersi ad uno Psicologo, quando sono presenti dei blocchi che non permettono di vivere tranquillamente e di avere la completa padronanza di se stessi (ad esempio in circostanze di blocco decisionale, di tristezza, di ansia, di stress, di malessere, di disperazione, di autosvalutazione, di sofferenza, di depressione, di lutto, di incomprensione), e nella totalità delle circostanze in cui si prende conoscenza che le soluzioni, utilizzate in modo autonomo, si sono dimostrate scarsamente adeguate a stare meglio.

Ogni cambiamento può essere vissuto come destabilizzante, non solo gli eventi “eclatanti”, ma ad esempio anche cambiare lavoro o casa, laurearsi, andare in pensione, sposarsi, avere dei figli ecc., dal momento che può essere associato da vissuti ansiogeni o depressivi per la manifestazione di un “qualcosa” che sta mutando.

Pertanto possono ricorrere allo Psicologo: singoli cittadini, cooperative sociali, istituti scolastici, istituti di ricerca, istituti di pena, istituti bancari, consultori familiari, tribunali, gruppi sportivi, studi legali ecc.

Chiedere aiuto non è affatto un segno di debolezza o di insufficiente indipendenza, bensì indica, al contrario, la volontà di chiarire e conseguire i propri obiettivi. I percorsi psicologici non sono rivolti unicamente agli individui che vivono un momento di disagio o di malessere, ciò nonostante possono essere avviati ugualmente da individui che godono di un buon livello di benessere generale, ma che si trovano momentaneamente nella situazione di beneficiare di un focus esterno ed obiettivo in relazione a decisioni e situazioni di vita complicate.

bottom of page